Archivio del Provveditorato regionale alle opere pubbliche per l'Emilia

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Archivio del Provveditorato regionale alle opere pubbliche per l'Emilia 
1931-1976 
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A partire dal 1 maggio 1935, in conformità con quanto specificato dal R.D. 4 aprile 1935 n.841, a Bologna ebbe sede un Ispettore superiore compartimentale del Genio civile per il compartimento afferente alle province di Bologna, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia. Le sue competenze erano già delineate nel regolamento per il servizio del Genio civile, approvato con R.D. 2 marzo 1931 n. 287, quando la sede degli ispettori era ancora a Roma, presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici del Ministero dei lavori pubblici. In particolare l’ispettore aveva il compito di sorvegliare gli uffici del Genio civile, esaminare i progetti da essi trasmessi, esprimere “un parere sul grado d’urgenza e sul modo col quale si può procedere all’appalto dei lavori […] recandosi anche, quando occorra, nella località ove si debbano eseguire i lavori”. I Provveditorati regionali alle opere pubbliche sorsero, con carattere provvisorio, nel 1945 con D.L.L. 18 gennaio 1945 n. 16, come successiva evoluzione istituzionale degli Ispettorati superiori compartimentali del Genio civile, allo scopo di supplire ai bisogni contingenti determinati principalmente dall’opera di ricostruzione a seguito del secondo conflitto mondiale. Con D.P.R. 30 giugno 1955 n. 1534 i Provveditorati divennero organi periferici permanenti del Ministero dei lavori pubblici, decentrati nelle rispettive regioni. Avevano il compito di formulare programmi per le opere da eseguire nella propria circoscrizione di competenza, approvare progetti fino all’importo massimo di 200 milioni di lire, gestire l’aspetto amministrativo e contabile delle opere pubbliche, curare l’edilizia scolastica e popolare economica nonché le nuove chiese. Il Provveditorato si componeva di un ufficio tecnico, un ufficio amministrativo, un ufficio di ragioneria e, solo dopo il 1948, di una sezione urbanistica (D.M. 21 maggio 1948 n. 9599). Presso ogni Provveditorato poi era istituito un Comitato tecnico amministrativo, che esprimeva parere sui progetti di opere da eseguire a cura dello Stato di importo stabilito dalla legge, variabile a seconda del periodo, e si pronunciava anche nei casi di contenzioso con le imprese nel corso dello svolgimento dei lavori. Il D.P.R. 15 gennaio 1972 n. 8 trasferì alle regioni le funzioni amministrative in materia di urbanistica, viabilità, acquedotti e lavori pubblici di interesse regionale, originariamente di competenza dei provveditorati e degli uffici del Genio civile. Rimasero tuttavia escluse da tale trasferimento le funzioni amministrative relative alle strade statali e autostrade, linee ferroviarie, porti, aerodromi, opere idrauliche, opere di navigazione interna ed edilizia statale, economica e popolare. La soppressione definitiva degli uffici del Provveditorato da parte della Regione Emilia-Romagna fu attuata con la L.R. 24 marzo 1975 n. 18, concernente il riordinamento delle funzioni amministrative in merito alle materie afferenti l’urbanistica, l’edilizia residenziale agevolata e convenzionata, la viabilità, gli acquedotti e i lavori pubblici di interesse regionale. Il fondo testimonia principalmente l’opera di progettazione e di controllo delle attività dei diversi uffici provinciali emiliano - romagnoli del Genio civile svolte dalla seconda guerra mondiale fino ai primi anni ’70. Allo stato attuale sono state ordinate ed inventariate alcune serie relative alla sezione sugli appalti e i contratti, mentre è in fase di conclusione l’intervento sulla documentazione riguardante le opere di pace. In particolare tra le serie già ordinate si segnalano: - comitato tecnico amministrativo; - contratti; - ditte di fiducia; - viabilità; - nuove chiese; - opere marittime; - opere idrauliche di seconda e terza categoria; - opere di bonifica e di sistemazione bacini; - opere igieniche; - opere di navigazione interna; - opere di edilizia; - alluvioni – piene – frane; - consolidamento abitati e terremoti; - derivazioni d’acque; - derivazioni linee elettriche. Oltre alle suddette serie è stato individuato un sub-fondo comprendente il carteggio classificato (1931 – 1946) prodotto dall’Ispettorato superiore compartimentale del Genio civile. Si segnala che la documentazione prodotta dal Provveditorato regionale e relativa alle funzioni residuali rimaste allo Stato dopo il 1972, è conservata presso l’archivio dell’attuale Provveditorato interregionale opere pubbliche Emilia - Romagna e Marche, organo periferico del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con sede a Bologna in piazza VIII agosto n. 26. Tra la documentazione sono anche presenti documenti prodotti dal 1920 e documenti in copia dal 1598. Il fondo è consultabile e per tutta la documentazione finora riordinata è disponibile un inventario analitico, redatto su supporto informatico. Il sub-fondo dell’Ispettorato superiore compartimentale del Genio civile è poi corredato da un inventario analitico e da un inventario del materiale fotografico in esso conservato 

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