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Polacco, Cesare
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Wikipedia, l'enciclopedia libera, "Polacco, Cesare", https://it.wikipedia.org/wiki/Cesare_Polacco [ultimo accesso, 15 giugno 2018] Archivio CDEC, Fondo Censimenti, Roma (L -Z), b. 6, fasc. 26 Archivio CDEC, Fondo antifascisti e partigiani ebrei in Italia 1922-1945, b. 15, fasc. 340 Archivio CDEC, Fondo Censimenti, b. 6, fasc. "Roma" Laura Delli Colli, "E' morto Polacco, l'infallibile Ispettore Rock della brillantina", Archivio La Repubblica, 4 marzo 1986, http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/03/04/morto-polacco-infallibile-ispettore-rock.html [ultimo accesso, 15 giugno 2018] Archivio CDEC, Fondo Famiglie Sarfatti, Cesana e Polacco, b. 1, fasc. 9 F. Tacente, "Quando Cesare Polacco lavorava a Cinecittà sotto falso nome", L'antifascista, maggio-giugno 2013, http://www.anppia.it/wp-content/uploads/2013/10/antifa8_web.pdf
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db antifascisti
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28/01/1906
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partigiano salvato
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Attore
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Luigi Polacco Cora Polacco Corrado Polacco Albino Polacco
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Marina Polacco Elena Polacco Arduina Polacco
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Eugenia Zorn; poi, Clelia Bernacchi
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19860302
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Davide Polacco
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Trevi
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Rosa Trevi
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Claudia Bernacchi
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n13:biography
Cesare Polacco nasce a Venezia il 14 maggio 1900, figlio di Davide e Rosa Trevi. Comincia l'attività teatrale nel 1920 quando debutta con la comapagnia teatrale di Cesco Baseggio; successivamente si unisce alla compagnia teatrale veneziana di Emilio Zago. Sempre in Veneto Cesare Polacco svolge attività teatrale legando il suo nome a quello di Gianfranco Giachetti, comico fiorentino stavilitosi a Venezia; trasferitosi a Roma, decide di unirsi alla compagnia teatrale di Alda Borelli. Nel 1936 Cesare Polacco appare anche in un film, "Lo squadrone bianco" di Augusto Genina. Sempre nel 1936 subisce le prime discriminazioni in quanto appartenente alla religione ebraica: viene infatti invitato a non prendere parte al film "Il condottiero" di co-produzione italo-tedesca. Con l'entrata in vigore delle leggi razziali, nel 1938, Cesare Polacco è costretto a lasciare il mondo cinematografico italiano; tuttavia negli anni successivi continua a lavorare nell'ambito cinematografico intraprendendo la carriera di doppiatore. Dopo l'8 settembre 1943 Cesare Polacco attraversa le linee del fronte per raggiungere il sud Italia; nella Bari liberata prende parte alla lotta di liberazione partecipando alle trasmissioni della neonata "Radio Bari libera" e collaborando con il Psychological Warfare Branch. Dopo una lunga carriera sia come attore che come doppiatore, muore a Roma il 2 marzo 1984. Cesare Polacco nasce a Venezia il 14 maggio 1900, figlio di Davide e Rosa Trevi. Comincia l'attività teatrale nel 1920 quando debutta con la comapagnia teatrale di Cesco Baseggio; successivamente si unisce alla compagnia teatrale veneziana di Emilio Zago. Sempre in Veneto Cesare Polacco svolge attività teatrale legando il suo nome a quello di Gianfranco Giachetti, comico fiorentino stavilitosi a Venezia; trasferitosi a Roma, decide di unirsi alla compagnia teatrale di Alda Borelli. Nel 1936 Cesare Polacco appare anche in un film, "Lo squadrone bianco" di Augusto Genina. Sempre nel 1936 subisce le prime discriminazioni in quanto appartenente alla religione ebraica: viene infatti invitato a non prendere parte al film "Il condottiero" di co-produzione italo-tedesca. Con l'entrata in vigore delle leggi razziali, nel 1938, Cesare Polacco è costretto a lasciare il mondo cinematografico italiano; tuttavia negli anni successivi continua a lavorare nell'ambito cinematografico intraprendendo la carriera di doppiatore. Dopo l'8 settembre 1943 Cesare Polacco attraversa le linee del fronte per raggiungere il sud Italia; nella Bari liberata prende parte alla lotta di liberazione partecipando alle trasmissioni della neonata "Radio Bari libera" e collaborando con il Psychological Warfare Branch. Dopo una lunga carriera sia come attore che come doppiatore, muore a Roma il 2 marzo 1984.
foaf:familyName
Polacco
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M
n5:armyRole
Combattente della I Guerra mondiale
foaf:firstName
Cesare
Subject Item
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n17:involvedAgent
n2:IT-CDEC-EACCPF0001-000409