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Subject Item

n2:21501

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Goldstein, Ignatz

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Archivio CDEC, Fondo fotografico Cuttin Silvia (n. 616) Ci sarebbe bastato / Silvia Cuttin; Castello di Serravalle : Epika, 2011 Archivio Fotografico CDEC - fondo Silvia Cuttin (n. 616)

dc:provenance

db deportati

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salvato

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n9:CDEC212-490 n9:CDEC212-1995

n3:birthPlace

n4:Romania n4:CDEC209-1480

n3:brother_sisterName

Benjamin Goldstein Matilde Goldstein Marc Goldstein Artur Goldstein Regina Goldstein Mali Goldstein

n3:childName

Stefania Godelli Carlo Godelli Martino Godelli Francesco Godelli

n3:consortName

Clara Godel Clara Fodel

n3:dateOfBirth

18840605 1892

n3:education

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Avrum Jossef Goldstein

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n2:R40233 n2:R40234 n2:R16974

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n3:motherMaidenName

Israel

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Fanni Israel

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n2:7331 n2:CDEC201-1962 n2:CDEC201-1963 n2:CDEC201-1964

n8:note

no

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n7:

n13:orgadditionalType

salvo

n11:biography

Ignatz Goldstein, nato nel 1892 in Romania dopo aver prestato servizio nel Regio Esercito Ungherese e aver combattuto, durante la Prima Guerra Mondiale, in Bosnia, in Erzegovina e sul fronte italiano, si sposa con Clara Godel, da cui ha quattro figli, tutti nati in Romana. Nel 1928 si trsferisce con la famiglia a Fiume, dove esercita il mestiere di commerciante. Nel 1937 ottiene la cittadinanza italiana e decide di cambiare il proprio cognome e quello dei figli in Godelli (dal cognome della moglie, Godel). I suoi fratelli manterranno il cognome Goldstein. Con l'avvento della legislazione antiebraica, in quanto residenti a Fiume, viene ritirata loro la cittadinanza italiana ed essendo arrivati dopo il 1919, vengono definiti ebrei stranieri ed invitati a lasciare il Paese. Ignarz Godelli/Goldstein chiede di essere reintegrato come cittadino italiano. Il Ministero gli risponde negativamente con questa motivazione: "Il Goldstein non ha mai mostrato attaccamento al Regime, ha sempre frequentato compagnie di correligionari, ebrei ortodossi, come on ha mai espresso sentimenti di italianità". Il cognome ridiventa Goldstein nell'estate nel 1940 e Ignatz viene internato a Nereto. Il provvedimento viene revocato per motivi di salute nel 1943 e gli viene consentito di curarsi ad Abbazia. Ignatz Goldstein, nato il 5 giugno 1884 a Homorod in Romania dopo aver prestato servizio nel Regio Esercito Ungherese e aver combattuto, durante la Prima Guerra Mondiale, in Bosnia, in Erzegovina e sul fronte italiano, si sposa con Clara Godel, da cui ha quattro figli, tutti nati in Romania, Carlo, Francesco, Stefania e Martino. Nel 1928 si trasferisce con la famiglia a Fiume, dove esercita il mestiere di commerciante. Nel 1937 ottiene la cittadinanza italiana e decide di cambiare il proprio cognome e quello dei figli in Godelli (dal cognome della moglie, Godel). I suoi fratelli manterranno il cognome Goldstein. Con l'avvento della legislazione antiebraica, in quanto residenti a Fiume, viene ritirata loro la cittadinanza italiana ed essendo arrivati dopo il 1919, vengono definiti ebrei stranieri ed invitati a lasciare il Paese. Ignatz Godelli/Goldstein chiede di essere reintegrato come cittadino italiano. Il Ministero gli risponde negativamente con questa motivazione: "Il Goldstein non ha mai mostrato attaccamento al Regime, ha sempre frequentato compagnie di correligionari, ebrei ortodossi, come non ha mai espresso sentimenti di italianità". Il cognome ridiventa Goldstein nell'estate nel 1940 e Ignatz viene internato a Nereto. Il provvedimento viene revocato per motivi di salute nel 1943 e gli viene consentito di curarsi ad Abbazia.

foaf:familyName

Goldstein

foaf:gender

M

foaf:firstName

Ignatz

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n2:21501

n3:consortOf

n2:21501