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Brigata Mazzini, divisione Nino Nannetti Brigate Garibaldi. Divisione Nino Nannetti, brigata Mazzini
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Brigata Mazzini, divisione Nino Nannetti
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2 agosto 1944 - 1945
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N. S. Onofri, "Divisioni Nannetti e Belluno Garibaldi", in Storia e memoria di Bologna, https://www.storiaememoriadibologna.it/archivio/organizzazioni/divisioni-nannetti-e-belluno-garibaldi [ultimo accesso 24 novembre 2025] S. Cescut, "Ricordata la lotta partigiana della Nannetti in Cansiglio", in Patria Indipendente, a. LIX, n. 10, 2010, p. V, https://www.patriaindipendente.it/ [ultimo accesso 24 novembre 2025] "1943-1945: occupazione e resistenza in provincia di Belluno. I documenti", a cura dell'Istituto storico bellunese della Resistenza, Belluno, Comitato organizzatore per il 40. della medaglia d'oro al valore militare alla citt� di Belluno per la lotta di liberazione della Provincia, stampa 1988 "Dizionario della Resistenza. Luoghi, formazioni, protagonisti" a cura di E. Collotti, R. Sandri, F. Sessi, vol. II, Einaudi, Torino 2001, pp. 34, 221-223
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comitato di liberazione nazionale/corpo militare della Resistenza
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privato
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voce di indice
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La Divisione Nino Nannetti nacque come Brigata d'Assalto Garibaldi nella primavera del 1944 a partire da un gruppo comunista locale formatosi nell'autunno 1943 a cui era stato aggregato a dicembre un ulteriore gruppo di comunisti emiliani. Dalla successiva unione con altre brigate garibaldine della zona nacque prima il Gruppo di Brigate d'Assalto Garibaldi Nino Nannetti e poi, il 2 agosto 1944, la Divisione d'Assalto Garibaldi Nino Nannetti. Inizialmente la divisione era guidata da Luigi Albertelli "Filippo". La divisione si distinse subito per un numero molto elevato di azioni tra sabotaggi alle linee di comunicazione e trasporto, attacchi ai presidi tedeschi, operazioni di propaganda tra la popolazione e ritorsioni contro i rastrellamenti nazifascisti. L'1 settembre i reparti tedeschi e italiani diedero inizio ad una massiccia operazione di rastrellamento sul Cansiglio per eliminare la divisione, colpendo in un primo momento le brigate Mazzini, Tollot e Piave e poi circondando completamente l'altopiano. Dopo qualche giorno di scontri, tra l'8 e il 9 settembre la divisione si disperse in piccoli gruppi, riuscendo cos� a eludere l'accerchiamento subendo perdite minime. Ad ottobre, la divisione venne gi� ricostituita e riprese il controllo del Pian del Cansiglio. Subito dopo si decise di riorganizzare le forze partigiane nella zona dividendo la Nino Nannetti in due: sulla riva sinistra del Piave rimase la Divisione Nino Nannetti con le brigate Tollot, Cacciatori delle Alpi, Vittorio Veneto e Mazzini, mentre sulla riva destra venne costituita la Divisione Belluno con le brigate Gramsci, Pisacane, Fortunato Calvi e Fratelli Fenti. Anche il comandante Filippo venne sostituito da Francesco Pesce "Milo". A partire dall'autunno 1944, la divisione si distinse per attacchi ai presidi nazisti e fascisti nella regione e per operazioni di sabotaggio alle linee di comunicazione, nonch� per la costruzione di una pista di atterraggio sull'altopiano per facilitare il soccorso ai piloti alleati colpiti dalla contraerea. Al momento dell'insurrezione, la Divisione Nino Nannetti si rese responsabile della liberazione di Vittorio Veneto e di diversi centri dell'Alto Trevigiano.
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