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Stella Franco
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Stella Franco
n3:tableOfContents
1 - La vita a Rodi 2 - I tedeschi e il bombardamento 3 - La fuga nei villaggi greci 4 - Gli altoparlanti tedeschi 5 - I piroscafi per il PIreo 6 - Il carcere di Haydari a Atene 7 - La parola Auschwitz 8 - L'arrivo a Auschwitz 9 - Il bromuro 10 - L'immatricolazione 11 - Il gelo 12 - La selezione dei più deboli 13 - La fabbrica di munizioni in Boemia 14 - Il forno crematorio di Terezin 15 - La liberazione 16 - Bologna, Italia 17 - Congo e Israele
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1996 gen. 10
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non fiction
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n18:
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<p>L'intervista a Stella Franco è stata realizzata in Israele il 10 gennaio 1996 da Marcello Pezzetti, nell'ambito del progetto 'Interviste alla storia' (v. scheda relativa). Stella Franco è nata primogenita di sette figli a Rodi il 14 settembre 1926, da Giuseppe Franco e Matilde Alcadef, rispettivamente commerciante e casalinga. Ha affrontato gli studi nell'isola e vissuto nel quartiere istraelita della città, dove c'erano anche quello turco e greco. La sua esistenza è trascorsa serena e allegra sino all'arrivo sull'isola dei tedeschi e ai ripetuti bombardamenti del quartiere ebraico. Dopo avere trovato rifugio in una casa nei villaggi greci Stella, la sua famiglia e altri ebrei, rispondono alla richiesta fatta dai tedeschi attraverso altoparlanti di presentarsi in un determinato posto, ignari del tragico destino che li attende. A bordo di quattro piroscafi vengono tutti portati al Pireo e poi incarcerati nel carcere di Haydari a Atene, prima di essere spediti con il treno al campo di sterminio di Auschwitz. Tra i tanti orrori, Stella ricorda il suo numero di immatricolazione e il freddo, ancora più tremendo per chi veniva da un'isola del Mediterraneo, e la selezione dei soggetti più deboli. Poi per Stella e altre trentadue ragazze di Rodi arriva il trasferimento in Boemia, a Villestadt, dove per otto mesi lavora in una fabbrica di munizioni. Con l'avvicinarsi dei russi viene trasferita a Terezin, dove convive con l'incubo della costruzione di un forno crematorio. Ma almeno quell'incubo rimarrà tale, perché Stella, che però ha ormai perso tutti i suoi cari, viene liberata e arriva in Italia. Si ferma a Bologna due anni, poi raggiunge degli zii in Congo, dove risiede per diciott'anni, prima di andare a vivere con il marito In Israele.</p>
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Intervista a Stella Franco
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