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Erminia Braun
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Erminia Braun
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1988
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<p>L'intervista viene registrata a Firenze.</p> <p><!--[if gte mso 9]><xml> 1024x768 </xml><![endif]--></p> <p>Erminia Braun nacque nel 1936 a Fiume, figlia di Francesco. Aveva un fratello minore, nato nel 1937. Il padre era impiegato di banca, la madre era modista. Nel 1943, in seguito all'incendio della sinagoga di Fiume, decisero di fuggire. Si procurarono documenti falsi a nome Ferri tramite contatti commerciali della madre a Firenze. Andarono prima a Trieste, poi a Mestre prima presso una signora che però si insospettì, poi presso un'altra persona che in seguito li indirizzò a dei contadini vicino a Venezia. Qui furono arrestati l'11 novembre del 1944 da uomini in borghese accompagnati da un fiumano che conosceva i Braun. Furono portati prima a Treviso, poi alle carceri di Santa Maria Maggiore a Venezia per circa 15 giorni. Furono prese anche una zia vedova, Somogyi, e un'altra zia, Carola, con il marito [ ] Perlow ed il figlio. Erminia, i genitori ed il fratello furono trasferiti alla Risiera di San Sabba a Trieste. Partirono l'11 gennaio 1945 per Ravensbrueck. Con l'avanzare dei russi Erminia, la madre ed il fratello furono evacuati a Bergen Belsen, mentre Francesco Braun fece un'altra trafila. Il fratello di Erminia morì a Bergen Belsen nel giugno 1945, dopo che il campo era stato liberato dagli inglesi nel maggio 1945. Anche la zia Carola morì subito dopo la liberazione. La zia vedova sopravvisse. Francesco Braun fu evacuato a Sachsenhausen, poi in un altro campo dove fu liberato. Si riunì a Fiume con la moglie e la figlia.  Una sorella della madre, il marito e due figli furono deportati dalla  Cecoslovacchia e morirono. Nel 1947 i Braun si trasferirono a Firenze. (1)</p>
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Intervista a Erminia Braun
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