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Storia amministrativa o biografica del record IT-CDEC-ST0074-000001
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<p>Emilio Ernesto Canarutto nasce a Trieste il 26 aprile 1906.  Dopo aver frequentato la scuola di lingua tedesca, nel 1923 ottiene il diploma di maturità al liceo scientifico, sezione fisico-matematica; frequenta poi il biennio fisico-matematico presso la Regia scuola di ingegneria di Torino. Al termine, compie quattro anni di studi presso l'Università commerciale di Trieste. Nel 1926 viene assunto alle dipendenze della "Cementi Isonzo" di Trieste in qualità di capo ufficio vendite Italia ed estero, dove rimane sino al 1931, quando viene assunto presso la sede centrale di Bergamo della società "Italcementi". Con la qualifica di dirigente dell'ufficio esportazione e con incarichi di ispettore all'estero, riesce a costituire nuove agenzie in quasi tutti i paesi del Mediterraneo che visita.  Nell'estate del 1935 si sposa in prime nozze con Delia Aumaitre; il matrimonio viene annullato con sentenza del tribunale civile e penale della Repubblica di San Marino emessa il 20 agosto 1949. Nel 1938 è chiamato dalla società "Montecatini" per l'industria mineraria e chimica presso la sede centrale di Milano. Allontanato nel 1939 per motivi razziali dalla stessa società, Emilio Canarutto collabora con il professor Joseph Colombo nelle scuole di via Eupili di Milano per tutto il periodo della persecuzione antiebraica assumendo l'incarico di segreteria per tutti i corsi allora istituiti, compresi quelli universitari. Di tale attività ci sono larghe testimonianze ed in particolare un opuscolo sulla scuola ebraica di Milano (cfr. b. 15, fasc. 70) con uno scritto di Eugenio Levi. Il 22 novembre 1943 si rifugia in Svizzera assumendo le funzioni di collegamento tra il Dipartimento federale di Giustizia e Polizia e le organizzazioni assistenziali di Zurigo; presta segretamente la sua opera alla DELASEM, diventata clandestina durante l'occupazione tedesca in Italia. Nel 1945 è autorizzato dal Comitato di Liberazione nazionale dell'alta Italia (CLNAI) al rimpatrio in Italia (cfr. b. 13, fasc. 63). Al ritorno, con Federico Jarach e Bruno Servi, è tra i fondatori di una cooperativa ebraica (cfr. b. 13, fasc. 65) nata per sovvenzionare i reduci e i superstiti affinché riprendessero le loro attività economiche. E' inoltre revisore dei conti del pensionato per studenti, aperto in via Ippolito Nievo, e dell'Unione delle comunità israelitiche italiane per più anni; consigliere della ORT per trent'anni. Nella vita privata, si sposa in seconde nozze con Gina Pincherle il 26 novembre 1950, circa un mese dopo la morte della madre Estella Jarach. Nel 1956 assume l'incarico di direttore commerciale presso la "Ceramiche Piccinelli" spa, che lascia il 31 agosto 1957 a seguito del trasferimento della sede da Milano a Mozzate.  Esperto di pratica commerciale, sviluppo e propaganda, marketing, organizzazione di uffici e agenzie, ha seguito con particolare interesse la situazione generale conseguente all'entrata in vigore del mercato comune europeo. Negli anni ‘70 Canarutto si dedica alla redazione di una memoria in forma di relazioni mensili sull'opera di salvataggio compiuta in Svizzera dal 1944 al 1945 stese a seguito di accordi con l'amico Ernst Knabenhans, detto Hans (1). Emilio Canarutto muore a Milano il 23 ottobre 1978.</p>
Subject Item
n2:IT-CDEC-ST0074-000001
n3:hasAdministrativeBiographicalHistory
n4:IT-CDEC-ST0074-000001