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Storia amministrativa o biografica del record IT-CDEC-ST0071-000001
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Liliana Segre è nata a Milano il 10 settembre del 1930 in una famiglia di origini ebraiche composta dal padre Alberto Segre, dalla madre, Lucia Foligno, e dai nonni paterni Giuseppe Segre e Olga Loevvy. La madre muore nel 1931, solo un anno dopo. Nel 1938, a causa dell'entrata in vigore delle leggi razziste del governo Mussolini, Liliana è costretta a lasciare la scuola e a proseguire i propri studi privatamente, isolata dal proprio contesto sociale. Il padre decide di non farle frequentare la scuola ebraica, si fa convincere dalla cognata a farla battezzare e la iscrive all'istituto delle Marcelline, dove rimarrà fini all'ottobre 1942 Dopo l'intensificazione della persecuzione degli ebrei italiani, suo padre decide di nasconderla presso alcuni amici ad Inverigo, utilizzando documenti falsi. Dopo molte esitazioni legate anche allo stato di salute dei genitori, il 7 dicembre 1943 Alberto Segre, con la figlia Liliana e due cugini, decidono di fuggire in Svizzera con l'auto di alcuni contrabbandieri; catturati dai gendarmi del Canton Ticino, i Segre, nonostante la situazione politica, vengono rispediti in Italia. Il giorno seguente, l'8 dicembre 1943, vengono arrestati a Selvetta di Viggiù e rinchiusi nel carcere di Varese. Dopo una breve transito nel carcere di Como, i Segre vengono trasferiti nel Quinto braccio del carcere di San Vittore, a Milano, la sezione destinata agli ebrei. Nel carcere milanese rimarranno 40 giorni, nella stessa cella. Il 30 gennaio 1944 Alberto Segre insieme a Liliana e ai genitori, vengono condotti al Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, rinchiusi in un vagone piombato e inviati al campo di sterminio di Birkenau-Auschwitz. Liliana, cui viene tatuato sul braccio il numero di matricola 75190, viene separata dal padre che verrà ben presto ucciso, mentre lei è costretta ai lavori forzati nella fabbrica di munizioni Union. Il 27 gennaio del 1945, per sfuggire all'avanzata dell'Armata Rossa, i nazisti sgombrano il campo e i 56.000 prigionieri - oramai allo stremo delle forze - sono costretti ad attraversano a piedi la Polonia, verso nord. Liliana viene portata nel campo femminile di Ravensbrück, per poi essere trasferita nel sottocampo di Malchow, nel nord della Germania Qui, insieme agli altri prigionieri superstiti, viene liberata il 30 aprile 1945 dall'Armata sovietica. Il 31 agosto Liliana Segre torna a Milano, andando ad abitare prima con gli zii e poi con i nonni materni. Tenta di ricostruire la sua esistenza, mantenendo sotto silenzio la propria esperienza; nel 1951 sposa Alfredo Belli Paci ed insieme avranno tre figli. È soltanto nel 1990, dopo la morte della nonna materna e dopo 45 anni di silenzio, che Liliana Segre decide, grazie al sostegno dell'amica Goti Bauer, di partecipare ad alcuni incontri con gli studenti delle scuole di Milano, portando la sua testimonianza di ex deportata. Il primo incontro pubblico si svolge in un ambiente che lei ritiene in qualche modo "protetto": l'Istituto Marcelline di Milano, che l'aveva accolta nel 1938. Da quel momento ha inizio un lungo percorso che porterà Liliana Segre ad attraversare l'Italia per portare la sua testimonianza in centinaia di scuole di tutti gli ordini e grado. In tutti questi anni, a fronte della sua testimonianza, Liliana riceve dai ragazzi moltissime lettere, disegni, biglietti e testimonianze letterarie più complesse, segno del grande coinvolgimento che ha saputo suscitare negli studenti, testimonianze conservate meticolosamente nel proprio archivio. Nel 1996, iniziano le pubblicazioni della sua testimonianza, con il testo Voci dalla Shoah. Testimonianze per non dimenticare, pubblicazione promossa dalla sezione milanese dell'Associazione Donne Ebree d'Italia (ADEI-WIZO) con l'adesione di quaranta capi d'istituto di Milano e provincia, realizzata grazie al finanziamento disposto dall'Amministrazione provinciale di Milano e alla collaborazione della casa editrice La Nuova Italia, con il patrocinio dell'IRSAE Lombardia, della Sovrintendenza scolastica regionale della Lombardia e del Provveditorato agli studi di Milano. Il volume, pensato come strumento per programmare testimonianze di sopravvissuti ai Lager nelle scuole, raccoglie le testimonianze di Goti Bauer, Liliana Segre e Nedo Fiano. A questo seguiranno: Daniela Padoan, Come una rana d'inverno. Conversazioni con tre donne sopravvissute ad Auschwitz: Liliana Segre, Goti Bauer, Giuliana Tedeschi, Bompiani, 2004, 2018, con Daniela Palumbo, Fino a quando la mia stella brillerà, prefazione di Ferruccio De Bortoli, Piemme, 2015 con Enrico Mentana, La memoria rende liberi - La vita interrotta di una bambina nella Shoah, Milano, Rizzoli, 2015, Scolpitelo nel vostro cuore. Dal Binario 21 ad Auschwitz e ritorno: un viaggio nella memoria, Segrate, Piemme, 2018, Giuseppe Civati (a cura di), Il mare nero dell'indifferenza, People, 2019. Ho scelto la vita - La mia ultima testimonianza pubblica sulla Shoah, a cura di Alessia Rastelli con prefazione di Ferruccio de Bortoli, Corriere della Sera, 2020, Gherardo Colombo, La sola colpa di essere nati, Milano, Garzanti, 2021, Nel 2005 le vengono conferite conferita l'onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana con motu proprio del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e la Medaglia d'oro della riconoscenza della Provincia di Milano. Nel 2008 riceve la laurea honoris causa in Giurisprudenza dall'Università degli Studi di Trieste e nel 2010 quella in Scienze pedagogiche dall'università degli Studi di Verona. L'8 settembre 2016 fonda, insieme a tredici Associazioni legate alla memoria della Resistenza, di tutte le Deportazioni, dell'Antifascismo, il "Comitato per le Pietre d'Inciampo - Milano". Nel 2018 viene nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale, mentre nel 2020 viene nominata Cavaliere della Legion d'Onore. Come senatrice a vita, Liliana Segre, presenta nell'ottobre del 2018 una proposta di legge per l'istituzione di una "Commissione parlamentare di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza", di cui lei è prima firmataria. La Commissione viene istituita con voto favorevole (ma non unanime) del Senato il 30 ottobre 2019, ma la senatrice è costretta a essere messa sotto scorta a causa di crescenti minacce e insulti che le vengono rivolti via internet. Tra il 2019 e il 2021 sono molti i comuni d'Italia che le conferiscono la cittadinanza onoraria per il valore civile della sua testimonianza (Alessandria; Alpignano; Avezzano; Bosisio Parini; Busto Garolfo; Galatone; Genova; Ghisalba; Iglesias; Lecco; Lonato; Lugo; Magenta; Marsala; Medicina; Mesagne; Morgano; Nocera Inferiore; Paderno Dugnano; Palermo; Pescara; Rapallo; Reggio Emilia; Robecco sul Naviglio; Roma; Seregno; Sermoneta; Terni; Torino; Trani; Trezzano Rosa; Valsamoggia; Varese; Vasto; Vicenza; Vimercate). Il 13 ottobre 2022 Segre, in qualità di senatore più anziano (vista l'indisponibilità di Giorgio Napolitano), presiede la seduta di apertura della XIX legislatura in Senato, pronunciando un discorso di forte connotazione antifascista.
Subject Item
n2:IT-CDEC-ST0071-000001
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